Il Decreto-Legge 15 maggio 2024, n. 63, è stato convertito in legge il 12 luglio 2024, diventando la Legge n. 101. Questa legge introduce una serie di misure urgenti a sostegno delle imprese agricole e delle filiere produttive, con particolare attenzione ai settori cerealicolo, vitivinicolo, florovivaistico e lattiero-caseario. La conversione in legge ha apportato importanti modifiche, includendo nuove disposizioni per affrontare le difficoltà climatiche, le emergenze sanitarie e la proliferazione di patogeni che colpiscono il settore agricolo. Inoltre, si rafforza il sistema di controllo nel settore agroalimentare, introducendo sanzioni più severe e misure per garantire la trasparenza nei mercati agricoli.

1. Estensione del Sostegno alle Filiere Agricole

Uno dei principali aggiornamenti apportati al decreto riguarda l’estensione delle misure di sostegno alle filiere agricole oltre al settore cerealicolo. Sono stati inclusi anche i settori vitivinicolo e florovivaistico, riconoscendo l’importanza di questi comparti per l’economia agricola italiana. Questa misura si traduce in finanziamenti e agevolazioni a favore di queste filiere, con l’obiettivo di sostenere la produttività, migliorare la competitività e proteggere i produttori dalle sfide imposte dalle avversità climatiche e dal mercato. L’inclusione di nuovi settori, come il vitivinicolo e il florovivaistico, è particolarmente rilevante per le regioni italiane in cui tali attività rappresentano una parte significativa dell’economia locale.

2. Revisione dei Criteri per l’Accesso ai Finanziamenti

Altra modifica rilevante riguarda l’accesso ai finanziamenti per le imprese agricole colpite da avversità. È stato stabilito che le aziende agricole che hanno subito una riduzione della produzione di almeno il 30% o, nel caso delle cooperative, una riduzione del 20% delle quantità conferite, possono accedere a forme di sostegno finanziario. Questa modifica amplia la platea dei beneficiari, garantendo che non siano esclusi quei soggetti che non rientravano nei criteri precedenti. Inoltre, la riduzione della soglia di perdita richiesta per accedere ai finanziamenti rappresenta un passo avanti verso una maggiore tutela delle aziende agricole in difficoltà, specialmente in contesti di crisi economica o climatica.

3. Misure per la Ristrutturazione di Settori Agricoli Critici

È stata autorizzata una spesa di 5 milioni di euro per il 2024 a sostegno della ristrutturazione dei settori olivicolo-oleario, agrumicolo e lattiero-caseario del comparto ovino e caprino. Queste misure mirano a favorire il rilancio e la competitività di questi settori, fortemente colpiti da problematiche produttive. In particolare, i fondi saranno destinati alla copertura dei costi degli interessi sui prestiti bancari a medio e lungo termine contratti dalle organizzazioni di produttori e dai consorzi. Tale misura riflette l’impegno del governo nel sostenere le filiere produttive strategiche e nello stimolare investimenti per garantire la sostenibilità economica e ambientale a lungo termine.

4. Contributi per Allevatori di Razze Autoctone

Il decreto prevede anche la concessione di contributi fino a 4 milioni di euro per il 2025 agli allevatori di specie e razze autoctone a rischio di estinzione o di limitata diffusione. Questa misura ha l’obiettivo di tutelare la biodiversità zootecnica, essenziale per la conservazione di specie animali tipiche del territorio italiano. Gli incentivi saranno erogati anche per promuovere interventi volti alla preservazione e alla gestione sostenibile delle razze a rischio, garantendo il mantenimento della diversità genetica e la valorizzazione delle risorse locali. Il decreto prevede inoltre che, entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge, siano definiti i criteri e le modalità per l’assegnazione di questi contributi.

5. Proroga e Agevolazioni per i Contratti di Appalto in Agricoltura

Un’altra disposizione rilevante riguarda la proroga automatica dei contratti di diritto di superficie nei terreni agricoli destinati all’installazione di impianti da fonti rinnovabili. Viene fissata una durata minima di sei anni per i contratti, con la possibilità di rinnovo automatico, salvo diverso accordo tra le parti. Questa misura intende agevolare lo sviluppo di energie rinnovabili nelle aree agricole, fornendo agli operatori agricoli maggiore certezza contrattuale. L’obiettivo è incentivare investimenti nel settore delle energie pulite, assicurando al contempo che gli agricoltori possano usufruire di condizioni contrattuali stabili e vantaggiose per un lungo periodo.

6. Rafforzamento delle Sanzioni nel Settore Agroalimentare

Un’importante novità introdotta riguarda l’inasprimento delle sanzioni per le violazioni commesse da imprese medie e grandi nel settore agroalimentare. In caso di infrazioni delle normative sulle denominazioni protette o sui prodotti biologici, le sanzioni amministrative verranno aumentate di due volte per le medie imprese e di tre volte per le grandi imprese. L’introduzione di questa misura ha lo scopo di scoraggiare pratiche sleali e non conformi alle normative, proteggendo la qualità dei prodotti agricoli italiani e la reputazione delle denominazioni protette. Questo intervento rappresenta una difesa dei piccoli produttori e della qualità alimentare, assicurando che le grandi imprese rispettino rigorosamente le regole del settore.

7. Sostegno ai Produttori Vitivinicoli

Il decreto ha introdotto anche un’importante misura per il settore vitivinicolo. È stato stabilito che i registri dei prodotti vitivinicoli siano digitalizzati e collegati allo schedario viticolo. Questo permetterà una gestione più efficiente e trasparente dei dati relativi alla produzione vitivinicola. Inoltre, la digitalizzazione degli adempimenti consentirà un monitoraggio più accurato delle attività produttive e una riduzione degli oneri burocratici per i produttori, contribuendo così a migliorare la competitività del settore. Tale misura riflette l’impegno del governo italiano verso l’innovazione tecnologica e la semplificazione amministrativa nel settore agricolo.

8. Misure per contrastare la Proliferazione di Patogeni

Nel decreto vengono adottate misure specifiche per contrastare l’emergenza fitosanitaria causata dal batterio della Xylella fastidiosa, che ha colpito pesantemente gli uliveti italiani. È stata autorizzata una spesa di 30 milioni di euro per il 2024 per la riconversione e il reimpianto di ulivi con cultivar resistenti. Questo intervento mira a fornire un sostegno immediato ai produttori olivicoli colpiti e a favorire la ripresa delle attività produttive. Inoltre, si prevede l’adozione di misure per favorire la riconversione verso altre colture nelle aree maggiormente colpite, garantendo una diversificazione delle produzioni e una maggiore resilienza del settore agricolo.

9. Istituzione del Sistema Informativo per il Contrasto al Caporalato

Il decreto prevede l’istituzione di un Sistema Informativo per la lotta al caporalato nell’agricoltura, gestito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Questo strumento permetterà una condivisione di informazioni tra le diverse amministrazioni pubbliche per monitorare e contrastare il lavoro sommerso e lo sfruttamento dei lavoratori agricoli. La creazione di un sistema centralizzato favorirà un maggiore controllo sulle condizioni lavorative e sugli aspetti retributivi, promuovendo così la legalità nel settore agricolo. Questa misura rappresenta un passo avanti nella lotta contro il caporalato e nella tutela dei diritti dei lavoratori.

In conclusione, la Legge 12 luglio 2024, n. 101 apporta significative modifiche alle politiche agricole italiane, con un ampio spettro di misure mirate a sostenere i diversi settori produttivi, a promuovere la legalità nel lavoro agricolo e a migliorare la trasparenza del mercato.